Rapporto RUR “Cultura e Turismo un binomio decisivo per sbloccare l’economia italiana”

I viaggi per turismo hanno subito, nell’ultimo anno, un’incredibile espansione e, secondo le previsioni dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), continueranno a svilupparsi in modo esponenziale anche nei prossimi anni. Ogni decennio gli arrivi internazionali sono aumentati di circa il 50%: da 527 milioni del 1995, a 809 milioni del 2005, a 1.184 milioni del 2015 e rasenteranno i due miliardi all’orizzonte del 2030. Le ragioni di un tale dinamismo sono note. La redistribuzione della ricchezza a livello mondiale ha coinvolto nei consumi fasce molto più ampie e più istruite di popolazione, con capacità di spesa crescente. Le innovazioni tecnologiche, poi, hanno reso accessibili, e a basso costo, informazioni e servizi.
In maniera unanime, si guarda al nesso fra cultura e turismo come uno degli asset più importanti a disposizione dell’Italia per catturare quote sempre maggiori della domanda mondiale in impetuosa espansione. La partita si gioca nel trasformare un patrimonio di bellezza in capitale circolante, grazie alla disponibilità di infrastrutture, e servizi, in grado di migliorare accessibilità e accoglienza.
Sono alcune delle analisi contenuto nel Rapporto RUR “Cultura e turismo, un binomio decisivo per sbloccare l’economia italiana” presentato in occasione del workshop della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro svoltosi a luglio

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