Come un nuovo umanesimo la filosofia Slow cerca di dare una risposta integrale ai nuovi bisogni dell’uomo e della società, proponendo un sistema di vita più integrato e autentico, una maggiore attenzione al territorio e all’ambiente legata alla sua storia e ai grandi cicli naturali.
Per guardare al futuro dello sviluppo urbano occorre guardare a modelli urbani maggiormente articolati e distribuiti sul territorio. I flussi migratori verso le città permarranno nel tempo e quindi, è indispensabile poterli indirizzare verso un sistema policentrico. Inoltre, anche le attuali sterminate periferie metropolitane potrebbero essere riorganizzate in un mosaico di quartieri comunitari, facendo in modo che l’organizzazione dello spazio urbano possa attenuare diseguaglianze e potenziali conflitti.
Sempre più centrale è la sostenibilità sociale e ambientale dello sviluppo, qualcosa che ha a che vedere con la struttura insediativa e delle relazioni umane. Sono questi alcuni dei temi contenuti nel Dossier “Slow life in slow cities” presentato da Giuseppe Roma in occasione di “China-Eu Conference on sustainable urbanisation” svolta a Pechino il 25 ottobre