I sistemi produttivi regionali costituiscono l’intelaiatura dei processi di sviluppo nell’era dell’economia globale. Su di essi si basa la possibilità di mantenere competitivi i grandi paesi avanzati e nel contempo di promuovere politiche sociali in grado di attenuare le tendenze spontanee alla diseguaglianza. In Emilia Romagna è stato sperimentato un metodo di programmazione dello sviluppo regionale che ha posto al centro il lavoro come obiettivo ultimo delle politiche pubbliche e dell’azione imprenditoriale. A partire, infatti, dalla sottoscrizione del Patto per il Lavoro da parte delle forze sociali, delle organizzazioni datoriali, delle università e dei comuni capoluogo – firmato il 20 luglio 2015 e aggiornato con il Patto per il Lavoro Giovani Più del 12 novembre 2018 – in Emilia Romagna si è sperimentato con grande successo un metodo partecipato di programmazione strategica e concreta gestione dei processi economico-produttivi.
Il Rapporto “Il valore della rappresentanza e le politiche per i giovani nel Patto per il Lavoro dell’Emilia Romagna” realizzato da RUR per conto del Consiglio Regionale Unipol dell’Emilia Romagna contiene un’analisi quantitativa e qualitativa, attraverso l’ascolto dei protagonisti del Patto, finalizzata a valutare l’efficacia del processo intrapreso.