Il lavoro aumenta, ma si dequalifica

di Giuseppe Roma.

Se l’occupazione cresce c’è da essere contenti. Vuol dire che più persone sono coinvolte nella vita attiva e che le attività economiche registrano una seppur flebile ripresa. Bene anche il record assoluto di occupati, anche se nel 1977 eravamo 55,6 milioni, oggi 60,4. Le rilevazioni mensili hanno lo svantaggio che durano solo 30 giorni e che vengono effettuati su un campione più limitato da ricomporre nei risultati trimestrali. Ma anche il primo trimestre 2019 aveva segnato un + 0,1% nel tasso d’occupazione, e quindi l’avvio d’anno parte col segno più. Più difficile è la spiegazione del perché cresca l’impiego e non il valore aggiunto. L’Italia è l’unico paese a economia avanzata dove storicamente l’occupazione cresce più del Pil, fenomeno che attiene alla qualità del lavoro, visto che una tale dinamica porta inevitabilmente a far diminuire la produttività.

Da diversi anni stiamo sostituendo al lavoro qualificato, legato all’industria e alle tecnologie, un lavoro con competenze medio-basse. Pensiamo ai servizi di assistenza e cura alle persona, al turismo e le diverse forme di ristorazione, al recapito pacchi e alla sharing economy. Oltre 1,3 milioni di badanti costituisce un esercito di lavoratrici che non esiste in nessun altro paese europeo. Più del 70% della nuova occupazione è nei servizi ma, purtroppo non in quelli avanzati per le imprese, né per la ricerca o l’alta formazione. A maggio l’aumento di 67mila occupati deriva dal saldo di +88mila ultra cinquantenni , cui si aggiunge una quota giovanile, e -34mila quarantenni. Paradossalmente, sembra manifestarsi un effetto-scia del prolungamento per l’età pensionabile, e non un effetto-sostituzione per quota 100. Che si tratti di mercato del lavoro molto frammentato è anche dimostrato dal lieve aumento del settore delle costruzioni pur in assenza di grandi progetti infrastrutturali, ma con una vivace attività di ristrutturazione di singoli appartamenti. Un risultato positivo, per brindare aspettiamo un balzo del Pil oltre lo zero virgola.

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