Rapporto RUR sull’economia del Buildmate

L’economia del Buildmate, ovvero tutta la filiera che ruota attorno alla produzione di materiali e tecnologie per l’edilizia, vale 78,4 miliardi di euro, e incide sul valore aggiunto nazionale per il 5,5%. E’ quanto emerge dal Rapporto RUR sulla componentistica industriale, presentato il 27 giugno a Milano, in occasione del Convegno di Quotidiano Immobiliare su Nuovo mondo del costruito. Secondo il rapporto il Buildmate rappresenta una dimensione rilevante per l’economia nazionale, come desumibile anche dal raffronto con altri comparti di tradizionale insediamento produttivo: l’agricoltura ha un peso pari al 2,2% del valore aggiunto nazionale, il turismo del 4,2% e lo stesso sistema del fashion raggiunge “solo” il 4%. Altrettanto rilevante è l’incidenza occupazionale della filiera componentistica immobiliare: nel 2016 questa contava 1 milione 442 mila addetti, pari al 5,7% del totale degli occupati in Italia e al 25% dell’occupazione industriale nel Paese.
Pur trattandosi di un comparto fortemente orientato alle esportazioni, la componentistica edilizia è stata influenzata negli ultimi dieci anni, dal cattivo andamento del settore delle costruzioni. La crisi ha operato un ridimensionamento del valore aggiunto, in linea con quanto avvenuto in tutto il comparto manifatturiero.

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