Per Roma città groviera, il rattoppo continuo

di Giuseppe Roma

Le buche di Roma sono il simbolo di un fallimento. A due anni dalla campagna per eleggere il sindaco, il problema si è molto aggravato e la promessa di risolverlo non è stata, neanche in parte, realizzata, pur essendoci le risorse. Roma non riesce a chiudere le gare per affidare i lavori, con funzionari che rifiutano di partecipare alle commissioni, rimpalli con l’Anac, confusa attribuzioni di competenze fra Comune e Municipi. Un caos che denota incapacità di gestire una questione al tempo stesso vitale per i cittadini, ma del tutto ordinaria. L’attuale situazione deriva dalla miscela alla base di ogni inefficienza pubblica : un mix di imbroglio e incompetenza. Mantenere in efficienza una strada dipende innanzitutto da come è stata costruita. E’ chiaro che se è progettata male e realizzata con materiali scadenti, e in più viene aperta in continuazione per farci passare tubi o linee telefoniche, non può che “craccare”, riempirsi di buche fino a collassare.

La pressione del traffico rende indispensabile la continua manutenzione di un sistema, a Roma, molto articolato in strade principali, locali, municipali, consortili. A lungo si è agito con procedure d’urgenza e piccoli rattoppi: una catena di Sant’Antonio di appalti, con interventi fatti male per poterli ripetere nel tempo. Non ha funzionato neppure il grande appalto approdato anni fa a un lungo contenzioso, non essendo chiaramente separata la manutenzione ordinaria da quella straordinaria, pagata a piè di lista come lavori aggiuntivi. Ciò che preoccupa è la sostanziale inerzia del Campidoglio, che dovrebbe dotarsi urgentemente di un rilievo preciso e attendibile della situazione, in modo da programmare un piano pluriennale di interventi manutentivi, validi tecnicamente e controllati passo passo nella realizzazione. Un compito dell’Amministrazione o di una sua Agenzia tecnica. Poi vengono gli appalti, fatti salvo quelli indispensabili per salvaguardare l’incolumità pubblica. Il rattoppo continuo non risolve ma aggrava i problemi di una capitale ridotta ormai a groviera.

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