Una irrefrenabile voglia di socialità: la casa come asset class

Il mercato immobiliare, almeno nella sua componente residenziale, sembra aver ripreso la corsa dopo i mesi bui del lockdown. Infatti, a partire da agosto 2020 il numero di transazioni nel settore abitativo è risultato costantemente superiore a quello dell’anno precedente e pertanto il bilancio complessivo per l’anno della pandemia vede il volume delle compravendite ridotto del 7,7%, un risultato negativo ma molto al di sotto delle pessimistiche previsioni registrate all’avvio di Covid-19. Nonostante i due mesi di blocco, il 2020 si chiude con 558mila abitazioni compravendute rispetto alle 604mila del 2019.
Persino i prezzi medi di riferimento vedono un leggero miglioramento a fine anno con un +1,6% un valore superiore all’andamento piatto degli ultimi cinque anni in cui, sempre nella media i valori sono rimasti invariati. Una situazione ben differente dagli altri grandi paesi dove il real estate ha segnato rialzi congiunturali e di medio periodo ben superiori. I prezzi degli immobili residenziali sono cresciuti nell’ultimo quinquennio del 43,5% in Germania, del 19,5% in Francia e del 27% in Spagna, a fronte di uno striminzito 0,1% dell’Italia.
Il Rapporto “Una irrefrenabile voglia di socialità: la casa come asset class” fotografa andamenti e tendenze del mercato immobiliare residenziale, trainato dalla riscoperta voglia di socialità degli italiani

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