2025, anno del Giubileo … tanti pellegrini in una città in movimento

di Giuseppe Roma

Con l’apertura della Porta Santa in San Pietro, il prossimo 24 dicembre, prenderà avvio il venticinquesimo Giubileo della chiesa cattolica, un evento universale con più di sette secoli di storia. La capitale d’Italia può vantare un ruolo di città globale anche grazie a questo straordinario evento che non ha eguali al mondo. Nel 2025 si succederanno 44 “grandi eventi” che porteranno a Roma i diversi “mondi” con forti legami con il cattolicesimo: comunicatori, sportivi, lavoratori, diaconi, imprenditori, governanti, missionari, operatori di giustizia etc. Per la giornata della gioventù di fine luglio sono previsti milioni di ragazzi provenienti da tutti i continenti. Ma, oltre le scadenze principali, praticamente ogni giorno è previsto un pellegrinaggio, un convegno, un evento religioso o culturale. Il Vaticano, quindi, ha messo in campo la sua organizzazione con efficacia. Ma che succederà a Roma?

Intanto, dopo anni di stasi, la capitale è un cantiere continuo e certo la scadenza giubilare ha contribuito ad accelerare le procedure e attrarre risorse pubbliche. Come ha detto Papa Francesco, molti sono i disagi ”ma Roma dimostra di essere una città viva perché si rinnova”. Più di 400 interventi per 4,3 miliardi di investimenti, di cui 1,8 miliardi con specifici finanziamenti giubilari. I più rappresentativi (Piazza Pia, Termini, Piazza San Giovanni) saranno inaugurati nei prossimi giorni, altri nel corso dell’anno e anche dopo. E’ la logica conseguenza di una programmazione tardiva. Nel Giubileo del 2000 il 98% delle circa 800 opere previste nel Lazio e nel resto d’Italia furono completate entro dicembre ’99. Ma si partì per tempo nella preparazione, e il governo Prodi mise a disposizione le risorse 4 anni prima. In questa occasione il governo Conte-Salvini e la sindaca Raggi avevano altre priorità, nel 2020, poi, è arrivata la pandemia. Nel prossimo anno a Roma arriveranno milioni di pellegrini, non tutti pernottanti e non tutti i pernottanti si fermeranno a Roma. Le stime più attendibili valutano in 50 milioni le presenze, in aumento rispetto ai 35 milioni registrati quest’anno a Roma, cui bisognerà aggiungere i pellegrini giornalieri, i giovani che si accamperanno a Tor Vergata, gli ospiti di strutture religiose. Un flusso comunque imponente, che andrà gestito adeguatamente per garantire agibilità e sicurezza. Effetti positivi sono prevedibili sull’economia e sull’ occupazione nell’area romana, anche se inefficienze e appetiti speculativi potrebbero produrre dei danni di immagine nel lungo periodo. Visto che si prospetta un nuovo anno santo speciale nel 2033 per il bimillenario della morte di Cristo, a quella scadenza certo arriveremo più preparati.

Condividi