Suolo urbanizzato: dagli anni ‘50 cresciuto del 250%

Suolo urbanizzato: dagli anni ‘50 cresciuto del 250% Il consumo di suolo, ovvero l’incremento della copertura artificiale di terreno naturale o semi-naturale è un processo che ha conosciuto una forte accelerazione negli ultimi decenni. Finalmente è disponibile un quadro aggiornato ed attendibile di stima del consumo di suolo nel nostro Paese grazie ai dati della rete di monitoraggio realizzata dall’ISPRA che recentemente ha presentato un primo rapporto nazionale dedicato al tema. Le stime Ispra mostrano che in Italia la quota di terreno reso artificiale è passata dal 2,9% degli anni ’50 al 7,3% del 2012. In sostanza mentre la popolazione è aumentata del 23% circa il suolo urbanizzato è aumentato del 250%. Se negli anni ’50 per ogni abitante vi erano 178mq di suolo consumato, tale quantità è passata a ben 369 metri quadrati di superficie urbanizzata. In termini assoluti, l’Ispra stima che siano ormai resi artificiali quasi 22.000 chilometri quadrati del nostro territorio. Le conseguenze, come è noto, riguardano i crescenti rischi in termini di riscaldamento globale, inondazioni, perdita di biodiversità, distruzione del paesaggio rurale
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