Immobiliare: il boom è virtuale

La stampa ha dato ampio risalto a una ripresa del mercato immobiliare, segnalata dall’Istat per il primo trimestre del 2014. Sarebbe una buona notizia per gli immobiliaristi, ma anche un segnale positivo per le condizioni economiche del Paese. Potrebbe significare, infatti, maggiore fiducia e disponibilità delle famiglie, riapertura del credito, avvio di ripresa per il comparto delle costruzione dove si sono persi più occupati. Peccato che il dato, su cui si sono fatte tante congetture e commenti, non è aggiornato. Infatti, l’Agenzia del Territorio del Ministero dell’Economia aveva già diffuso il 25 settembre i valori delle compravendite per il secondo trimestre del 2014, indicando come spurio il valore del I° trimestre. Molti acquirenti hanno, infatti, registrato i contratti di compra vendita  in gennaio  per poter usufruire di un regime fiscale più vantaggioso, entrato in vigore proprio quest’anno. Motivazione presente anche nel comunicato Istat. La sequenza corretta riguardante gli scambi di abitazione rispetto all’anno precedente vede le seguenti variazioni: – 8,4% per il IV trimestre 2013, + 4,1% per il primo trimestre 2014 e purtroppo – 1,0% per il secondo trimestre 2014.

Dispiace raffreddare gli entusiasmi, ma una buona notizia per dare fiducia deve essere vera, altrimenti l’effimero segnale positivo produce una più profonda depressione. E la confusione non aiuta a decidere bene.

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